Quaranta, come i giorni della quarantena, sono le riflessioni che Marina Silvestri ci consegna come testimonianza di questa stagione, in cui la sua generazione fortunata, cresciuta nel dopoguerra in un clima di fiducia nel futuro, di accesso alla cultura, di benessere economico e conquiste civili, è stata messa di fronte a una inaspettata cesura storica. «Ciò che colpisce – scrive nell’introduzione Fulvio Senardi – è la consapevolezza che per noi umani, non vi è vita senza relazionalità».
Scrittrice e giornalista, Marina Silvestri, ha lavorato nelle redazioni e per le rubriche ed i programmi della RAI di Roma, Trieste e Trento. Ha pubblicato, a partire dagli anni Novanta, testi di saggistica e narrativa con le case editrici Hammerle (Trieste), Ibiskos (Empoli), Bruno Mondadori (Milano). Tra i lavori più recenti il romanzo Ambraverde (Palombi, Roma, 2013), Lassù nella Trieste asburgica. La questione dei regnicoli e l’identità rimossa (Leg, Gorizia, 2017), Linuccia Saba e il cinema, un sogno negato (Eut, Trieste, 2019).
Edizione a tiratura limitata in 150 copie numerate ed autografate dall'Autrice.
Prefazione di Fulvio Senardi
Formato: cm 12x16
Pagine: 48
Rilegatura a filo di refe
Anno 2020
ISBN: 978-88-98422-58-6